IMAGINARY LANDSCAPE – Andrea Biagini, Luigi Sini

01) ESQUISSE EN NOIR (1990) Ivan Vandor

ZODIAC SECONDO (2020) Marcello Panni

02) Ā I. Pisces


03) Ā II. Aries


04) Ā III. Taurus


05) Ā IV. Gemini


06) Ā V. Cancer


07) Ā VI. Leo


08) Ā VII. Virgo


09) Ā VIII. Libra


10) Ā IX. Scorpio


11) Ā X. Sagittarius


12) Ā XI. Capricorn


13) Ā XII. Acquarius


TÚ VOLADORA (2020) Luis De Pablo

14) Ā I. ā€œ…el caracol, hermano de la nubeā€ā€Ø

15) Ā II. ā€œ…a puro arpegio de oro venerableā€ 


16) Ā III. …te expondrĆ© el caso de la mandolinaā€ 


17) Ā IV. ā€œ…y sobre el piano olvida el color verdeā€ 


18) Ā VERSO LA NOTTE (2020) Lucio Gregoretti 


19) Ā PERFLAUTOECHITARRA (2009) Ada Gentile 


20) Ā MONSTROUS SHIPS II (2019) Fabrizio De Rossi Re

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Ivan Vandor

ESQUISSE EN NOIR (1990)

per flauto e chitarra

Trovare un brano come Esquisse en noir nel catalogo di Ivan Vandor posteriore agli anni ’90 eĢ€ piuttosto raro. La sua musica da allora in poi saraĢ€ sempre piuĢ€ orientata verso l’introspezione e l’introiezione dell’energia. In questo lavoro, invece, la musica sembra prediligere un’estroversione che non eĢ€ certamente insolita per l’autore se si guarda al Quartetto n. 2 per archi dei primi anni Ottanta, o ai PoeĢ€mes imaginaires del 1987. D’altronde il carattere di improvvisa- zione eĢ€ espresso giaĢ€ nel titolo, Esquisse, che significa schizzo (sketch in inglese) e presuppone una certa spontaneitaĢ€ del gesto. Si potrebbe ritrovare un’analoga inclinazione, negli stessi anni, in un altro grande autore quale Elliot Carter e in particolare nel brano Esprit rude/Esprit doux, un duo per flauto e clarinetto del 1984 connotato da una scorrevolezza leggera e veloce che ricorda da vicino il brano di Vandor. Qui i due strumenti si rincorrono in linee vivaci e imprevedibili, poi improvvisamente meditative. La differenza con il duo di Vandor eĢ€ peroĢ€ so- stanziale: in Carter i caratteri si incrociano e gli strumenti sembrano non ritrovarsi; in Vandor, al contrario, le gestualitaĢ€ si sommano e gli strumenti si imitano. In Esquisse en noir tutto cioĢ€ che eĢ€ idiomatico nella scrittura del flauto eĢ€ imitato dalla chitarra (si guardi ai gesti fugaci e scorrevoli o ai trilli) e tutto cioĢ€ che eĢ€ idiomatico nella chitarra eĢ€ imitato dal flauto (come i glissandi discendenti della parte meditativa). L’atteggiamento potrebbe sembrare tradizionale, ma non lo eĢ€. La tradizione nella musica di Vandor rimane una domanda aperta, una missiva senza risposta.

Marco Quagliarini

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Marcello PannI

ZODIAC SECONDO (2020)

per flauto in Do, flauto in SOL, ottavino e chitarra

Nel 2015 su commissione dell’orchestra regionale Toscana ho messo in musica 12 piccole poesie in inglese di Gaia Servadio per voce e orchestra una per ogni segno zodiacale: una successione di brevi composizioni autonome e molto differenziate, come stile e carattere, unite da un comune richiamo agli stilemi dell’amato 900 storico. Successivamente ne ho fatto una versione per voce e chitarra. L’Intavolatura per chitarra della partitura orchestrale, vera sfida, ha generato una parte di chitarra irta di difficoltaĢ€ che si allontana in gran parte dall’originale. Questo Zodiac secondo scritto per il duo Bagini/Sini eĢ€ una successiva rielaborazione del me- desimo materiale, in cui il flauto si sostituisce alla voce, ma con molte varianti alla chitarra, per raggiungere un nuovo equilibrio puramente strumentale. Resta il sottotitolo di 12 Lieder a questo punto Ohne worte senza parole! Per chi si intendesse di segni zodiacali segnalo che la sequenza parte dai pesci e termina con l’acquario.

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Luis de Pablo

TU VOLADORA (2020)

per flauto in Do e chitarra

Composta su richiesta di Luigi Sini per il suo concerto in duo con Adrea Biagini ospitato dall’Accademia Filarmonica Romana il 12 luglio 2020 per celebrare congiuntamente i novant’anni di Luis De Pablo e gli ottant’anni di Marcello Panni, Tú voladora eĢ€ costituita da un’inedita parte per flauto che si sovrappone liberamente a un’antecedente composizione per chitarra, Fábula, ispirata alla Fábula de Equis y Zeda di Gerardo Diego (1896-1987), una splendida parodia delle favole mitologiche che omaggiava uno dei massimi poeti spagnoli del Siglo de Oro, Luis de Góngora. La composizione eĢ€ suddivisa in quattro movimenti i cui titoli citano letteralmente alcuni versi del poema ā€˜creazionista’ di Diego: I. ā€œ… el caracol, hermano de la nube…ā€ – II. ā€œ… a puro arpegio de oro venerableā€ – III. ā€œ… te expondré el caso de la mandolinaā€ – IV. ā€œ… y sobre el piano olvida el color verdeā€. Tú voladora eĢ€ dedicata alla memoria di Mario Bortolotto.

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Lucio GregorettI

VERSO LA NOTTE (2020)

per flauto in Do e chitarra

Lungo viaggio verso la notte eĢ€ il titolo di un famoso dramma di Eugene O’Neill che si svolge nell’arco di una giornata. Protagonisti i quattro componenti di una famiglia distrutta da conflitti e disgrazie varie, fisiche e morali, che litigano e si offendono a vicenda senza esclusione di colpi in preda all’alcool e alla morfina. E cosiĢ€ il flauto e la chitarra, che iniziano cercando di ā€œascoltarsiā€ a vicenda per poi procedere verso un conflitto che culmina in una sospensione allucinata, nella quale ciascuno dei due strumenti esprime autonomamente il proprio pensiero senza curarsi dell’altro. Mentre il quieto respiro della notte prende poco a poco il sopravvento e annulla in sé la frenesia delle miserie umane.

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Ada Gentile

PERFLAUTOECHITARRA (2010)

per flauto in DO e chitarra

Questa composizione eĢ€ basata su un’investigazione profonda degli equilibri fisici che esisto- no tra gli esecutori e gli strumenti, ricerca che presta particolare attenzione alla produzione del suono ed alla varietaĢ€ degli attacchi e dei colori che due strumenti come il flauto e la chitarra possono offrire.

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Fabrizio de Rossi Re

MONSTROUS SHIPS II (2013)

versione per flauto basso, chitarra elettrica con elettronica (2019)

E’ il cimitero delle navi piuĢ€ grande del mondo quello che si trova nella baia di Nouadhibou, conosciuta anche con il nome di Port-Étienne, sulla costa Nord della Mauritania. Ospita oltre 300 relitti di navi arrugginite di grandi dimensioni.
Un centinaio di esse eĢ€ ben visibile in superficie perché si eĢ€ arenato sulle secche o addirittura sulla spiaggia. Molte altre, invece, sono giaĢ€ affondate. Sotto il mare se ne contano piuĢ€ di 20.. Durante la notte, quando il grido degli uccelli cessa, si sentono nella baia i rumori delle navi in ferrosa putrefazione… il canto delle navi in disfacimento..