L’amor che move il sole e l’altre stelle, Opera di Adriano Giarnieri – CD

PRODUZIONE DISCOGRAFICA IN ATEPRIMA MONDIALE

Interpreti ed Organico

Opera in un Atto

Tre voci soliste, quintetto vocale, coro, ensemble strumentale, sette trombe e live electronics

Direttore Pietro Borgonovo

Regia di Cristina Mazzavillani Muti

Set e visual design Ezio Antonelli

Regia del suono e live electronics Tempo Reale (Francesco Canavese, Francesco Giomi, Damiano Meacci)

Light designer Vincent Longuemare

Video programmer Davide BroccolI

Solisti Sonia Visentin soprano, Claudia Pavone soprano, Carlo Vistoli controtenore

Quintetto vocale: Bianca Tognocchi soprano primo, Antonella Carpenito soprano secondo, Annalisa Ferrarini contralto primo, Valentina Vanini contralto secondo, Jacopo Facchini controtenore

Orchestra MDI ensemble

7 trombe Fabio Cudiz, Luigi Daniele Cantafio, Alberto Condina, Giuseppe Iacobucci, Luca Vallauri, Luca Piazzi, Dario Folisi

Coro soprani primi Federica Livi, Samantha Pagnini – soprani secondi Martina Bonanzi, Laura Palma – contralti Elisa Bonazzi, Linda Dugheria . tenori Alessandro Tronconi, Sergio Martella bassi Giovanni Augelli, Decio Biavati
Registrazione, Editing e Masterizzazione EMA Vinci service (Giuseppe Scali e Marco Cardone)

Descrizione

La nuova composizione – definita Video-Opera – commissionata da Ravenna Festival ad Adriano Guarnieri e che ha debuttato a Ravenna il 5 giugno 2015, è un “viaggio” che si nutre del valore universale dell’opera dantesca e che intende evidenziarne tutta l’inesauribile modernità e l’attualità vivificante: in poche parole la sua contemporaneità. Ed è proprio un Dante “contemporaneo” quello che spira nella partitura di Guarnieri che con questo suo nuovo lavoro completa il trittico che, partito nel 2007 con l’Apocalisse trasfusa in Pietra di Diaspro e proseguito nel 2010 in Tenebrae, approda ora alla luce abbacinante del Paradiso. (Cristina Mazzavillani Muti)

Numero di catalogo

40063

Etichetta e Marchio

EMA Vinci contemporanea

Formato principale

CD

Altri Formati

Album digitale



Registrazione della Video Opera di Adriano Guarnieri eseguita al Festival 2 Mondi di Spoleto 2016

La composizione è stata inserita nel catalogo oltre che per la dimensione artistica anche per gli interessi che la EMA Vinci records riserverà verso le composizioni operistiche, a nostro avviso, spesso non considerate a causa dell’elevato costo di produzione. La EMA Vinci records ha in progetto la realizzazione di una linea dedicata all’opera contemporanea colta.

video opera di Adriano Guarnieri
per tre voci soliste, quintetto vocale, coro, ensemble strumentale, sette trombe e live electronics
direttore Pietro Borgonovo
regia di Cristina Mazzavillani Muti
set e visual design Ezio Antonelli
regia del suono e live electronics Tempo Reale
(Francesco CanaveseFrancesco GiomiDamiano Meacci)
light designer Vincent Longuemare
video programmer Davide Broccoli
solisti
Sonia Visentin soprano
Claudia Pavone soprano
Carlo Vistoli controtenore
quintetto vocale
Bianca Tognocchi soprano primo
Antonella Carpenito soprano secondo
Annalisa Ferrarini contralto primo
Valentina Vanini contralto secondo
Jacopo Facchini controtenore
mdi ensemble
7 trombe
Fabio Cudiz, Luigi Daniele Cantafio, Alberto Condina, Giuseppe Iacobucci, Luca Vallauri, Luca Piazzi, Dario Folisi
coro
soprani primi Federica Livi, Samantha Pagnini
soprani secondi Martina Bonanzi, Laura Palma
contralti Elisa Bonazzi, Linda Dugheria
tenori Alessandro Tronconi, Sergio Martella
bassi Giovanni Augelli, Decio Biavati
maestro preparatore, maestro alle luci e alle video proiezioni Davide Cavalli
assistente alla regia e direzione scenica Maria Grazia Martelli
responsabile allestimento Roberto Mazzavillani
capo macchinista Francesco Orefice
capo elettricista Uria Comandini
maestro collaboratore video programmer Silvia Gentilini
produzione grafica e video set e visual design Unità C1:
fotografie Federica Caraboni
riprese video Matteo Semprini
realizzazione grafica e video Roberto Santoro
assistente costumista Margherita Savorani
realizzazione scene e costumi Laboratorio del Teatro Alighieri


commissione di Ravenna Festival – coproduzione con Festival dei Due Mondi di Spoleto
La nuova composizione – definita Video Opera – commissionata da Ravenna Festival ad Adriano Guarnieri e che ha debuttato a Ravenna il 5 giugno 2015, è un “viaggio” che si nutre del valore universale dell’opera dantesca e che intende evidenziarne tutta l’inesauribile modernità e l’attualità vivificante: in poche parole la sua contemporaneità. Ed è proprio un Dante “contemporaneo” quello che spira nella partitura di Guarnieri che con questo suo nuovo lavoro completa il trittico che, partito nel 2007 con l’Apocalisse trasfusa in Pietra di diaspro e proseguito nel 2010 in Tenebrae, approda ora alla luce abbacinante del Paradiso.
Un “racconto” articolato lungo le 14 sezioni di una partitura che accosta frammenti del Paradiso appropriandosi della forza evocativa della parola dantesca, del suo stesso suono. Un racconto percorso da un filo rosso che collega, come ci dice Guarnieri, “i temi della luce, dell’infinito, dell’amore terreno, fisico, traslato poi metafisicamente nelle visioni di Beatrice e della Vergine; e temi che ci riconducono al moto delle sfere e degli universi. In un intreccio di simbologie, anche teologiche che si incarnano in linee melodiche, polifoniche, corali, strumentali, e simulano fisicamente e spazialmente quell’armonia delle sfere insita nella struttura della Divina Commedia”.
L’Amor che move il sole e l’altre stelle ha inaugurato la collaborazione di Ravenna Festival con il Festival dei Due Mondi di Spoleto: la video-opera di Adriano Guarnieri è frutto infatti della coproduzione tra le due istituzioni.
A tentar d’”intender l’inno”
ma già volgeva il mio disio e ‘l velle
Dopo il lungo viaggio nel regno dei morti, Dante giunge alle soglie dell’inaccessibile. Quella Luce che riesce a cogliere solo attraverso gli occhi di Beatrice lo acceca, e capisce che non gli è dato andare oltre. Capisce che è impossibile accedere al Mistero: possiamo soltanto esserne folgorati. Così il Poeta non può che volgersi indietro, tornare sulla terra, farsi sublime cantastorie e raccontare. Il suo non è un ritorno: è una ripartenza verso il mondo dei vivi, per dar conto dell’impotenza dell’uomo e rivelare la grandezza di quella Luce “etterna” per l’uomo che “s’etterna”. Per l’uomo che esiste perché continua a ricercare.
s’accogliea per la croce una melode che mi rapiva, sanza intender l’inno
I versi di Dante, popolari, tradotti in tutte le lingue e in tutti i dialetti, sono quelli di un cantastorie, e il suo “recitar cantando” in endecasillabi è quello di un rapper antelitteram: il mistero della sua musica ci rapisce, intrisa di significati che trascendono la semplice comprensione. E nel Paradiso, Adriano Guarnieri ci disvela il colore della parola, dilatato, sospeso, diafano, rarefatto, continuo. Le figure di Dante e di Beatrice, della Vergine e dell’Altissimo e delle anime tutte, immobili, fisse, appaiono e scompaiono, facendo riaffiorare immagini bizantine, ferme, sospese, senza un vero e proprio appoggio, che sembrano galleggiare nel roteante pulviscolo del “grande lume”. E tutte abbarbicate alla croce fan “dolce tintinno” per tentar di “intender l’inno”…
Cristina Mazzavillani Muti
ADRIANO GUARNIERI | Nasce a Sustinente (Mantova) nel 1947, compie gli studi a Bologna con Giacomo Manzoni e Tito Gotti. Nel solco di una ricerca poetica di sintesi fra storia ed avanguardia, realizza Musica per un’azione immaginaria (1976), Recit (da Pasolini, 1978), sino a sfociare, sempre con Pasolini, nel Trionfo della notte (stagione ’85/’86, Premio Abbiati). Nel 1985 segue il Concerto per violino ed orchestra n. 2 Romanza alla notte. Nel 1994 scrive per Montepulciano l’opera Orfeo cantando… tolsesu testo del Poliziano. Nel 1995 inaugura la Biennale di Venezia con Quare tristis, messa laica realizzata in collaborazione con Giovanni Raboni. Nel 1998, per il Festival di Salisburgo scrive, di nuovo con Raboni, la cantata Pensieri canuti, per soli, coro, due ensemble a doppio coro e live electronics. Nel 2000, il Teatro alla Scala gli commissiona un’altra cantata, la Passione secondo Matteo, eseguita alla Basilica di San Marco a Milano in occasione del giubileo. Nel 2002 viene messa in scena, a Venezia, in prima assoluta, l’opera video Medea, per soli, coro e orchestra, insignita nel 2003 del Premio Abbiati. Sempre nel 2003, Guarnieri inaugura a Torino il Festival di Musica Contemporanea RAI con La terra del tramonto per l’Orchestra Nazionale della Rai. Nel 2011, a Pesaro e a Bologna, viene eseguita l’opera da camera Nell’alba dell’umano Processo a Costanza e nel 2014 viene rappresentata in forma scenica, in omaggio delle vittime del rogo della Thyssen Krupp, la cantata Lo stridere luttuoso degli acciai. Per Ravenna Festival intraprende la scrittura di un trittico di opere teatrali su tematiche sacre, regia di Cristina Mazzavillani Muti: Pietra di diaspro (2007), Tenebrae (2010) e L’amor che move il sole e l’altre stelle (2015).
PIETRO BORGONOVO | Nato a Milano, Pietro Borgonovo si distingue nella direzione di produzioni sinfoniche e operistiche per prestigiosi festival e teatri. Da segnalare la presenza al Salzburger Festpiele alla guida del Klangforum Wien e dell’Arnold Schoenberg Chor, al Maggio Musicale Fiorentino, alla Biennale di Venezia, al Ravenna Festival con l’Orchestra Cherubini e il Chicago Children’s Choir. Dirige al Teatro dell’Opera di Roma, al Teatro San Carlo, all’Arena di Verona, al Teatro La Fenice di Venezia, al Teatro Carlo Felice di Genova, al Teatro Lirico di Cagliari, al Teatro Verdi di Trieste e le principali orchestre in Italia, Europa e Stati Uniti. Nello scorso giugno ha diretto al Ravenna Festival la prima mondiale dell’opera L’amor che move il sole e l’altre stelle di Adriano Guarnieri con la regia di Cristina Muti; nel mese di ottobre ha aperto la stagione di concerti al Teatro San Carlo e all’Arena di Verona. Giovanissimo si impone quale solista di oboe tra i più affermati sulla scena mondiale. Allievo di Heinz Holliger alla Musikhochschule di Freiburg, si esibisce nelle principali sale e nei maggiori festival internazionali: Teatro alla Scala, Salzburger Festpiele, Musikverein di Vienna, Festival d’Automne di Parigi, Festival di Montreux, Donaueschinger Musiktage, Carnegie Hall di New York, Sala Grande del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, Filarmonica di San Pietroburgo, Fondazione Gulbenkian di Lisbona. Pietro Borgonovo è Direttore Artistico della Giovine Orchestra Genovese e dal 2003 Direttore Artistico del Concorso Internazionale di Musica G. B. Viotti di Vercelli.
CRISTINA MAZZAVILLANI MUTI | È nata e vive a Ravenna. Dopo i diplomi in pianoforte didattico e canto artistico al Conservatorio di Milano, debutta nel 1967 come protagonista dell’Osteria di Marechiaro di Paisiello diretta da Riccardo Muti, ma nel 1969 si sposa e lascia la carriera. Nel 1990 accetta l’invito della propria Città di mettere a frutto la propria esperienza culturale organizzando Ravenna Festival, di cui da allora presiede il comitato artistico, e nel cui ambito, dal 1997, si fa promotrice del progetto “Le vie dell’amicizia”. Dal 1995 promuove innovativi “laboratori” dedicati ai giovani nell’ambito dell’opera lirica. Nel 2001, nell’ambito di Ravenna Festival, firma la regia de I Capuleti e i Montecchi di Bellini, avvalendosi di un uso strutturale di quelle moderne tecnologie multimediali che diverranno tratto distintivo del suo stile. Del 2003 è la regia de Il trovatore di Verdi, mentre nel 2008 è la volta di Traviata. La trilogia “popolare” verdiana si completerà nel 2012 con un nuovo allestimento di Rigoletto: le tre opere riunite (che confluiranno nella creazione Echi notturni di incanti verdiani, a Roncole Verdi, Busseto) vengono rappresentate secondo un inedito modulo produttivo che permette di allestire ogni sera un’opera diversa sullo stesso palcoscenico. Così come accadrà l’anno successivo con la regia delle opere “shakespeariane” di Verdi: MacbethOtello Falstaff. Nel 2007, con la regia dell’opera-video Pietra di diaspro, inizia la collaborazione con Adriano Guarnieri: seguiranno poi l’ideazione e la regia della cantata video-scenica Tenebrae (2010) e di L’amor che move il sole e l’altre stelle (2015). Tra l’altro, firma il disegno registico de L’ultima notte di Scolacium, su musiche originali di Piovani (2014). E recentemente quello per la Bohème, nell’ambito della Trilogia pucciniana di Ravenna Festival 2015. Nel 2000 le viene conferito il Jerusalem Foundation Award e, nel 2005, dal Presidente della Repubblica Italiana riceve l’onorificenza di Grand’Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana.
EZIO ANTONELLI | Laureatosi al DAMS di Bologna, si dedica alla professione di grafico e illustratore, disegna story e immagini per film animati e programmi televisivi. Dal 1983 opera con la Compagnia Drammatico Vegetale, attiva nel teatro di figura e per ragazzi, e dal 1991 con Ravenna Teatro. Dagli anni Novanta prevale l’attività teatrale come scenografo e visual designer, applicando la cultura dell’immagine alla scena, integrandola alla sua fisicità, alla materia ed allo spazio. Nel 2009 inizia una collaborazione stabile e costante con il gruppo di professionisti dell’immagine virtuale Unità C1, del quale è direttore artistico, sviluppando una intensa attività nel campo delle videoproiezioni, con scenografie virtuali per il teatro, installazioni e architetturali. Come scenografo e/o visual designer, costumista, partecipa a produzioni di opere liriche, musicali, di prosa e balletto, curando creazioni per Teatro Alighieri di Ravenna, Fondazione Arena di Verona, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro alla Scala, Teatro Pérez Galdóz, Las Palmas Gran Canaria, Opéra Royal de Liège Wallonie, Belgio,  Opéra Orchestre National Montpellier. Particolarmente ampia la collaborazione con Ravenna Festival per il quale firma, tra l’altro Don Chisciotte (1994), Orfeo e Pulcinella (1995), Renardo la volpe (1997), La foresta incantata (1999), I Capuleti e i Montecchi (2001), Prossimi al cielo (2004), La pietra di diaspro (2007), La persa (2008), Tenebrae(2010), MacbethOtello Falstaff (2013), L’amor che move il sole e l’altre stelle (2015). Del 2013 sono le scene per Orfeo ed Euridice, di Gluck, prodotta da Opéra Orchestre National Montpellier, con la regia di Chiara Muti e  nel 2015 realizza videoproiezioni architetturali per il Mosè di Rossini al Duomo di Milano nell’ambito di EXPO.
TEMPO REALE | Centro di ricerca produzione e didattica musicale. Fondato da Luciano Berio nel 1987, è uno dei principali punti di riferimento per la ricerca, la produzione e la formazione nel campo delle nuove tecnologie musicali. Dalla sua costituzione il Centro è impegnato nella realizzazione delle opere di Berio, lavorando nei più prestigiosi contesti concertistici di tutto il mondo. Lo sviluppo di criteri di qualità e creatività derivati da queste esperienze si è riverberato nel lavoro condotto continuativamente tanto con compositori e artisti affermati quanto con giovani musicisti emergenti. Al centro della ricerca di Tempo Reale sono l’ideazione di eventi musicali di grande spessore, lo studio sull’elaborazione del suono dal vivo, le esperienze di interazione tra suono e spazio, la sinergia tra creatività, competenza scientifica, rigore esecutivo e didattico. Nel 2008 fonda il Tempo Reale Festival, una serie di concerti, performance e spettacoli dedicati alla musica di ricerca.
Francesco Canavese esperto di informatica musicale, chitarrista e compositore di ambito jazz. Si è specializzato come esecutore di live electronics, partecipando a progetti esecutivi e installativi di varia natura. Insegna Informatica musicale al Conservatorio di Cuneo.
Francesco Giomi compositore e regista del suono, ha coordinato l’equipe di Tempo Reale per i lavori di Luciano Berio e di altri compositori, registi e coreografi in importanti teatri e festival di tutto il mondo. Insegna Composizione Musicale Elettroacustica al Conservatorio di Musica di Bologna.
Damiano Meacci si occupa di informatica musicale, live electronics e post-produzione musicale. Collabora con Tempo Reale come membro dello staff di produzione sia in veste esecutiva che per lo sviluppo di ambienti esecutivi complessi e di sistemi sonori interattivi. Insegna Informatica musicale al Conservatorio di Bologna.
VINCENT LONGUEMARE | Nato a Dieppe, dopo gli studi a Rouen e a Parigi, viene ammesso alla sezione teatrale dell’Institut National Supérieur des Arts a Bruxelles. Si forma inoltre con registi quali Philippe Sireuil, Michel Dezoteux, Jean-Claude Berutti. Collabora con Robert Altman e prosegue la sua formazione tecnica all’Opéra de la Monnaie-De Munt di Bruxelles. Nel 1987 entra a far parte dell’Atelier Théâtral de Louvain La Neuve diretto da Armand Delcampe, dove lavora con Josef Svoboda. Collabora inoltre con Xavier Lukomsky, Leila Nabulsi, Théâtre Varia, Atelier St. Anne, Compagnie José Besprosvany, Kunsten Festival des Arts di Bruxelles.  Nel 1992 si unisce alla compagnia di Thierry Salmon, con cui approda in Italia, dove si trasferisce nel 1996. Continua a interessarsi di teatro e danza contemporanei lavorando con La Sosta Palmizi, Teatro delle Albe, Déjà-Donné, Kismet Opera, Marco Baliani, Giorgio Barberio Corsetti. Si interessa anche di illuminazione architetturale e disegna scenografie partendo dalla luce, vincendo il Premio Speciale Ubu per le luci nel 2007. In campo operistico, ha collaborato con Daniele Abbado, Mietta Corli, Chiara Muti e con Cristina Mazzavillani Muti. Per lei, nell’ambito di Ravenna Festival, ha curato le luci in occasione di allestimenti quali Tenebræ L’amor che move il sole e l’altre stelle (2010 e 2015, entrambe di Adriano Guarnieri),  RigolettoTrovatore e Traviata (2012); MacbethOtello e Falstaff (2013),  Bohème  (2015). Nell’ambito di Ravenna Festival, nel 2012 disegna le luci per Sancta Susanna, regia di Chiara Muti, e Nobilissima visione, coreografia di Micha van Hoecke, entrambe dirette da Muti. Di nuovo per Chiara Muti, nel 2013 firma le luci del Dido and Aeneas di Purcell in scena a Caracalla.
DAVIDE BROCCOLI | Inizia a lavorare in campo teatrale nel 2004 per La Gioconda, regia di Micha van Hoecke, in seguito alla quale ha curato il coordinamento tecnico video per I Capuleti e i Montecchi e La pietra di diaspro, regia di Cristina Mazzavillani Muti. Dal 2007 collabora con il visual director Paolo Miccichè,  realizzando Macbeth, in cui le proiezioni hanno per sfondo il Castello dei Ronchi di Crevalcore, Invito in Villa a Villa Torlonia a Roma, Romagnificat nel quale vengono “dipinte” con luci e proiezioni le architetture del Foro Traiano, Natività, a Faenza, Roma e New York, e La luce della musica, sulla facciata del Teatro alla Scala. Nel 2009 collabora, per il Teatro Lirico di Cagliari, ad una edizione di Cavalleria rusticanapresentata in diverse piazze della Sardegna che diventano veri e propri set, e a Farinelli, estasi in canto, in cui le proiezioni hanno per sfondo l’Ara Pacis a Roma. Come Assistente visual director firma Il giudizio universale, in cui Paolo Miccichè sposa il Requiem verdiano agli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina, e collabora con Ravenna Festival per Il trovatore(2012), Macbeth e Falstaff (2013), Bohème (2015), regia di Cristina Mazzavillani Muti. Collabora inoltre con il Teatro Rendano di Cosenza all’opera virtuale Telesio di Franco Battiato; con il Maggio Musicale Fiorentino a L’affare Makropulos di Leoš Janáček per la regia di William Friedkin e le scene di Michael Curry; con il Theater an der Wien per  Les contes d’Hoffmann, sempre con Friedkin e Curry; col Wiener Festwochen per Quartett di Luca Francesconi per la regia di Àlex Ollé (La Fura dels Baus).
SONIA VISENTIN | Ha debuttato ruoli principali come Lucia in Lucia di Lammermoor di Donizetti, La regina della notte in Die Zauberfloete di Mozart,  Corinna in Viaggio a Reims di Rossini, Dinorah nell’omonima opera di Meyerbeer, Olympia in Les Contes d’Hoffmann by Offenbach, M.me Herz in Der Schauspieldirektor di Mozart, Lucieta in I Quattro Rusteghi di Wolf- Ferrari. Ha lavorato con direttori quali Zedda, Oren, Bellugi, Panni, Tate, Fournillier, Veronesi, Renzetti, Rizzi-Brignoli, Lijfors, Parisi, Masson, Curtis, Borgonovo, Rek, Benedetti-Michelangeli, Pidò, e con registi come Kemp, Proietti, Foà, De Fusco, Gregoretti, De Bosio, Marini, Crivelli, Barberio-Corsetti, Pichon, Landi. È stata ospite di stagioni d’opera e concertistiche in teatri quali: Regio di Parma, Teatro Rossini di Pesaro, Regio di Torino, Fenice di Venezia, Comunale di Bologna, San Carlo di Napoli, Teatro Verdi di Trieste, Politeama di Palermo, Teatro Verdi di Firenze, Ponchielli di Cremona, Donizetti di Bergamo, Grande di Brescia, Festival Teatro di Napoli e all’estero al Teatro di S. Etienne, Vichy, Chatelet di Parigi, Teatro di Bastia (Corsica), Liceu di Barcelona, Teatro di Oviedo, Teatro di Avignone, Teatro di Lione, Festival Barocco “le Feste di Apollo” Festival di musica contemporanea a Reykjavik, Tourcoing, Ludwigsburg, Istanbul, Budapest. Nella musica contemporanea, è stata protagonista di numerose prime assolute tra cui: Giudizio Universale (Città di Castello) e Killer di parole (Fenice/Nancy) di C.Ambrosini, il Re Nudo L. Lombardi (Opera Roma), Divorzio all’Italiana (ComunaleBologna) di C. Battistelli ,Medea (Fenice) e L’amor che move il sole e l’altre stelle (Festival di Ravenna) di A. Guarnieri e il recente La grande guerra…raccontata dagli occhi di un bambino di C. Ambrosini.
CLAUDIA PAVONE | Giovane promessa della lirica, Claudia Pavone è vincitrice di numerosi concorsi lirici, tra i quali: il Concorso Lirico Internazionale Ruggero Leoncavallo di Montalto Uffugo (2012); il prestigioso I Concorso Internazionale Scaligero Maria Callas Verona (2013); il Concorso Internazionale di Canto Giacinto Prandelli di Brescia (2013); Il Concorso lirico Città di Bologna; il Concorso internazionale “Ferruccio Tagliavini” di Graz, il Concorso lirico Internazionale “Marcella Pobbe” di Vicenza (2014) e il IV Concorso lirico Internazionale “Anita Cerquetti”(2015). Si avvicina al mondo della musica dapprima come voce bianca nel coro “Pueri Cantores di Vicenza” diretto da Roberto Fioretto, poi con gli studi nei conservatori “Arrigo Pedrollo” di Vicenza e “Agostino Steffani” di Castelfranco Veneto, dove nel 2012 si diploma con il massimo dei voti e la lode. In ottobre 2013 debutta ne La Boheme di G. Puccini, nel ruolo di Mimì nel teatro Re Grillo di Licata in Sicilia. Nel febbraio 2014 debutta al Teatro Sociale di Rovigo nel ruolo di Gasparina ne Il Campiello di E. Wolf-Ferrari che verrà successivamente eseguito per La Fenice di Venezia al Teatro Malibran. Nella stagione 2014/15 canta al Landestheaer Niederbayern per i concerti di capodanno, dove debutta il ruolo di Laura in Der Bettelstudent, e si esibisce in numerosi concerti dal repertorio verdiano e pucciniano. Nell’estate 2015 debutta al Ravenna Festival con l’opera contemporaneaL’amor che move il sole e l’altre stelle, Dante nostro contemporaneo di Adriano Guarnieri. Da novembre (2016) sarà Violetta Valery ne La Traviatadi G. Verdi a Reggio Emilia, Modena, Como, Bergamo, Brescia e Pavia. Frequenta in parallelo il repertorio sacro esibendosi come solista in prestigiose formazioni.
 
CARLO VISTOLI | Dopo gli studi di chitarra classica e pianoforte, si dedica allo studio del canto lirico come controtenore, con Fabrizio Facchini, William Matteuzzi e Sonia Prina. Nel 2012 debutta come Sorceress in Dido & Aeneas di Purcell al Teatro Bonci di Cesena e al Teatro Alighieri di Ravenna e come Licida in L’Olimpiade di Josef Mysliveček al Teatro Comunale di Bologna. Nel 2013-14 è a Napoli per lo Stabat Mater di Logroscino, a Poitiers con Les Ambassadeurs e Alexis Kossenko, con cui ha poi debuttato a Varsavia in Tamerlano (ruolo del titolo) di Handel. Interpreta King Arthurdi Purcell a Roma, alla Sagra Malatestiana di Rimini e a Bologna. Nel 2014 canta Piritoo a Rennes e a Nantes in Elena di Cavalli, direttore Garcia Alarcon, produzione del Festival di Aix en Provence e interpreta Tolomeo in Giulio Cesare di Handel con l’ensemble Opera Fuoco e David Stern, a Shanghai. Dal 2015 è entrato nell’ensemble Le Jardin des Voix, partecipando a concerti in Francia, Australia, Estremo Oriente, Mosca, Londra, Lucerna, diretto da William Christie. Nel 2015 ha debuttato al Lincoln Center di New York, poi al Ravenna Festival per una creazione di Adriano Guarnieri e ha cantato al Teatro Regio di Torino in Dido and Aeneas di Purcell. Ai concerti del Quirinale di Radio Tre si è esibito ne I talenti vulcanici. Fra i recenti impegni, Ottone in Agrippina di Handel al Baroque Festival di Brisbane, e nel giugno 2016 una serie di concerti al Ravenna Festival cui seguirà  una tournée con Le Jardin des Voix in Cina, Corea e Giappone; nel 2017 canterà in Orfeo di Monteverdi con Les Arts Florissants e in Erismena di Cavalli al Festival di Aix en Provence, nuova produzione. Ha vinto numerosi premi in concorsi internazionali, fra i quali il  VI Concorso Internazionale Città di Bologna 2012 e il V Concorso Internazionale di Canto “Renata Tebaldi” 2013 (I Premio per il Repertorio antico e barocco di San Marino e Premio Rotary).
QUINTETTO VOCALE
BIANCA TOGNOCCHI | Nata a Como, nel 2010 si diploma brillantemente presso il conservatorio Verdi di Milano. È vincitrice di numerosi concorsi internazionali. A partire dal 2010 è impegnata in diverse produzioni As.Li.Co, presso i teatri del Circuito Lirico Lombardo: Rigoletto, Le Nozze di Figaro, Die Zauberfloete, La finta semplice. Interpreta inoltre, Serpina ne La Serva Padrona, Livietta nell’opera Livietta e Tracollo di Pergolesi, Fanny nell’opera La Cambiale di Matrimonio di Rossini. Collabora stabilmente con il Tiroler Festspiele di Erl, diretto da Gustav Kuhn: è Susanna ne Le Nozze di Figaro, Zerlina nel Don Giovanni di Mozart, solista nella Messa in Si minore e nel Weihnachts Oratorium di J. S. Bach; Waldvoegel in Siegfrieddi Wagner, e solista nei Carmina Burana di Orff. Partecipa in qualità di solista ad un ciclo di concerti di musica sacra con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Nel 2014 è Lucia nell’opera Lucia di Lammermoorinaugurando la stagione del Festival Donizetti presso l’omonimo teatro di Bergamo. Interpreta Olympia ne Les Contes d’Hoffmann di Offenbach presso i teatri del Circuito Lombardo e di Jesi, e di Adina ne L’Elisir d’Amoredi Donizetti, sempre con As.Li.Co. È Sandmaenchen e Taumaenchen nell’opera Hansel und Gretel presso il Teatro Regio di Torino. Nel 2015 è Nannetta nel Falstaff di Verdi in occasione dell’Italian Opera Academy presso il teatro Alighieri di Ravenna, con la direzione del Maestro Riccardo Muti e Giannetta ne L’Elisir d’amore presso il Teatro alla Scala di Milano. Successivamente è Giulia ne La Scala di seta di Rossini presso i teatri del circuito lombardo per la regia di D. Michieletto. Fra i prossimi impegni: Solista nella 9 Sinfonia di Beethoven, Jemmy nel Guglielmo Tell, La regina della notte ne Die Zauberfloete e Elvira ne L’Italiana in Algeri presso il Tirolerfestspiele di Erl.
 
ANTONELLA CARPENITO | Mezzosoprano, si diploma al Conservatorio di Avellino col massimo dei voti e la lode. Si perfeziona sotto la guida di Renata Scotto (Accademia Santa Cecilia – Opera Studio, Roma 2009), Teresa Berganza (Spagna: masterclass a Pamplona 2010 e presso la Fundacion Eutherpe a Leon nel 2011), Amelia Felle, Mariella Devia. Vincitrice di molti primi premi assoluti in concorsi lirici internazionali e nazionali, si è esibita al Teatro Verdi di Salerno, a Roma al Campidoglio-Musei Capitolini e alla Camera dei Deputati-Montecitorio, Comunale di Firenze, Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago, Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Romano di Benevento, Auditorio  Ciudad de Leon e Auditorio de Palma de Mallorca, Teatro Nazionale del Barhain a Manama, Comunale di Ferrara e Municipale di Piacenza, Teatro della Grancia, Teatro Asioli di Correggio, Teatro Stabile di Potenza,  Auditorium di Columbia-Missouri, Theatre des Varietes e Folies Bergere a Parigi, Auditorium  dell’Università di Cheng-du in Cina, Teatro Goldoni, Fortezza da Basso. Ha debuttato in: Suor Angelica e Gianni Schicchi di Puccini ; Cherubino nelleNozze di Figaro in Cina, Flora in Traviata al Maggio Musicale e a Torre del Lago, Maddalena in Rigoletto; prende parte alla Trilogia Popolare(Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata) di Ravenna Festival 2012 e alla Trilogia “Verdi & Shakespeare” nel 2013, per la regia di Cristina Mazzavillani Muti, sotto la bacchetta di Nicola Paszkowski. Si è esibita a Pechino presso la Città Proibita, a Firenze per festeggiare i 90 anni di Rolando Panerai e in un gala per premiare, con il Pavarotti d’oro, la coppia Daniela Dessì-Fabio Armiliato; si è esibita presso l’Italian Opera Academy del Maestro Riccardo Muti; è Mamma Lucia in Cavalleria Rusticana a Cracovia; è la Strega Knusperhexe nell’opera Hansel e Gretel di Humperdinck per il Maggio Musicale Fiorentino, ricevendo ottime critiche.
 
ANNALISA FERRARINI | Soprano, si è laureata in Canto Lirico con il massimo dei voti presso il Conservatorio Boito di Parma. Nel 2012 ha vinto il 1° premio al Concorso Internazionale di Canto Lirico Valerio Gentile. Nel 2013 si è classificata al 1° posto nel Concorso Lirico per Giovani Cantanti della Comunità Europea di Spoleto. Ha cantato per l’Orchestra Sinfonica Tito Schipa di Lecce, per il Festival dei Due Mondi di Spoleto, per la stagione lirica e concertistica del Teatro Lirico Sperimentale Belli di Spoleto, per Montecitorio, per l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Ha cantato anche per l’incisione della colonna sonora del film di Angela Finocchiaro Ci vuole un gran fisico. Recentemente ha interpretato Lauretta in Gianni Schicchi ed Eileen in Alfred, Alfred diretta da Marco Angius e con la regia di Paolo Rossi; ha ricoperto il ruolo di Adina in Elisir d’amore al Teatro Filodrammatici di Milano, diretta da Michele Spotti e con la regia di Gianmaria Aliverta; nell’ambito del Ravenna Festival, ha cantato nell’opera contemporanea L’amor che move il sole e l’altre stelle di Adriano Guarnieri; per il Teatro sull’Acqua Festival è stata Clorinda ne Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, diretta da Alessandro Maria Carnelli e con la regia di Mario Barzaghi; ha inoltre preso parte a numerosi concerti della Festa dell’Opera del Teatro Grande di Brescia.
VALENTINA VANINI | Mezzosoprano emiliana, si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio Musicale “A. Boito” di Parma. Borsista per il Master Biennale di II livello in Repertorio Vocale da Camera presso il Conservatorio Verdi di Milano, si è specializzata all’Accademia di Musica Vocale da Camera di Cortona, studiando con Guido Salvetti e Stelia Doz. Ha partecipato a numerose masterclass internazionali ed è vincitrice di premi internazionali, tra i quali il Primo premio Assoluto al Concorso Etruria sezione Musica Vocale da Camera. Lavora con il pianista Marco Santià, con il quale ha formato il RaRe Duo nel 2009 e ha collaborato con numerosi artisti: Giorgio Albiani, Francesco Santucci, Omar Cyrulnik, Anna Pasetti, Claudio Ortensi, Solisti del San Carlo di Napoli, Orchestra Nuova Cameristica di Milano, Folke Graesbeck, Willem Peerick, Thomas Busch, Martino Faggiani, Alchimia Duo. Si è esibita al Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Alighieri di Ravenna, Festival Internazionale di Arezzo, Teatro del Conservatorio Nazionale di Parigi, Teatro Regio di Parma, Auditorium del Gonfalone di Roma, Teatro Valli di Reggio Emilia, Duomo di Milano, Festival Verdi, Teatro Cucinelli, Festival Serassi, Festival Ferdinandeo. Selezionata da Sony Classica Talent Scout è stata invitata più volte negli studi di Radio Classica. Ha debuttato i ruoli di Sorceress in Dido and Aeneas di H. Purcell, Proserpina in Orfeo di C. Monteverdi, Mamma Lucia in Cavalleria Rusticana di P. Mascagni, Fenena nel Nabucco di G. Verdi. Ha debuttato al Ravenna Festival 2015 nell’Opera di Adriano Guarnieri in prima assoluta e inciso un disco di musica da camera per mezzosoprano del compositore pianista Mario Totaro.
 
JACOPO FACCHINI | Dopo il diploma in pianoforte e la laurea in direzione e composizione per coro conseguiti presso il Conservatorio di Bologna, si diploma in canto presso il Conservatorio di Firenze perfezionandosi negli anni in canto barocco con Sara Mingardo, Gloria Banditelli, Monica Bacelli, Romina Basso, Michael Chance e Gerard Lesne. Collabora regolarmente con gruppi vocali e strumentali specializzati nel repertorio antico come Il Canto di Orfeo, Concerto Romano, La Venexiana, Cantar Lontano, l’Ensemble Pian & Forte, laBarocca, Cappella Musicale Arcivescovile di S. Petronio, Gambe di Legno, Forma Antiqua, L’Armonia degli Affetti, lavorando sotto la direzione di F.M.Bressan, G. Capuano, C. Cavina, R. Gini, R. Jacobs, M. Mencoboni, A. Quarta, W. Testolin, M. Vannelli, e con registi come Alvis Hermanis, Pier Luigi Pizzi e Cristina Mazzavillani Muti. Lo scorso anno ha preso parte all’opera Die Soldaten di Bernd Alois Zimmermann sotto la direzione di Ingo Metzmacher presso il Teatro alla Scala di Milano. Ha partecipato come solista alla prima esecuzione di L’amor che move il mondo e l’altre stelle di Adriano Guarnieri. Si è esibito presso diversi teatri come il Verdi di Firenze, l’Alighieri di Ravenna, l’Olimpico di Vicenza, il Lauro Rossi di Macerata, il Bibiena di Mantova, il Bonci di Cesena, l’Auditorium di Milano, e ha preso parte a importanti festival internazionali come Musica e Poesia a S.Maurizio, Ravenna Festival, MITO Settembre Musica, Sferisterio Opera Festival, Festival de La Chaise-Dieu, Festival de Royaumont, Barocktage Stift Melk, Festival Bach de Lausanne. Ha inciso per Arts, Christophorus, Dynamic, E Lucevan Le Stelle, Naxos, Stradivarius, Tactus.
 
MDI ENSEMBLE | Nasce nel 2002 su iniziativa di sei giovani musicisti uniti dalla passione per la musica contemporanea, grazie al sostegno dell’associazione Musica d’Insieme di Milano. Fin dagli esordi, l’ensemble affianca il lavoro a stretto contatto con importanti compositori quali Helmut Lachenmann, Sofia Gubaidulina, Pierluigi Billone con l’esecuzione di diverse première di giovani compositori emergenti, collaborando tra l’altro con direttori come Beat Furrer, Pierre André Valade, Yoichi Sugiyama. mdi ensemble è artist-in-residence presso il festival Milano Musica fino al 2017; è inoltre ospite delle più importanti istituzioni musicali italiane e straniere, tra cui Mito-Settembre Musica, Società del Quartetto di Milano, Biennale Musica di Venezia, Festival Traiettorie di Parma, Bologna Festival, Amici della Musica di Palermo, Festival Présences di Radio France (Parigi), SMC di Losanna, SWR di Stoccarda, ORF di Innsbruck. Negli USA si esibisce al LACMA di Los Angeles e al Chelsea Music Festival di New York come ensemble-in-residence; nel 2008 debutta a Tokyo. Nel 2015 debutta al Ravenna Festival con la prima assoluta de L’amor che move il sole e l’altre stelle di Adriano Guarnieri e realizza presso la fondazione Cini di Venezia le riprese del documentario See the Sound, dedicato alla musica da camera di Helmut Lachenmann. La produzione discografica dell’ensemble comprende “Antiterra” di Stefano Gervasoni (Aeon), premiato dall’Académie Charles Cros con il Coup de coeur – musique contemporaine 2009, “Dulle Griet” di Giovanni Verrando (Aeon), “Autotono” di Sylvano Bussotti (Stradivarius), “Almost Pure” di Marco Momi (Stradivarius), “Etheric Blueprint” di Misato Mochizuki (Neos) e l’album “Emanuele Casale by mdi ensemble” (Stradivarius). Dal 2008 mdi collabora con RepertorioZero, progetto interamente dedicato alla performance su strumenti elettrici, amplificati o concreti, premiato nel 2011 con il Leone d’argento alla Biennale di Venezia.

[L’Amor che move il sole e l’altre stelle di Adriano Guarnieri]

4 Luglio 2016

SPOLETO59 FESTIVAL DEI 2MONDI – EMA VINCI RECORDS PRODUZIONI

http://lnx.emarecords.it/musicacontemporanea/archives/2143

“L’AMOR CHE MOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE” DI ADRIANO GUARNIERI – UNA GALLERIA PER LA TESTIMONIANZA DI UNA VIDEO.OPERA

3 Luglio 2016

http://lnx.emarecords.it/musicacontemporanea/archives/2932

25 GIUGNO 2016

http://lnx.emarecords.it/musicacontemporanea/archives/2080