MARIO CESA OPERE PER FLAUTO – Roberto Fabbriciani – volume I

Mario Cesa
OPERE PER FLAUTO

01 – Ancienne Partiture (1993) per 4 flautisti
Le tessere dell’enigma (2010) per 4 flauti e Roberto Fabbriciani
02 – I
03 – II
04 – III
05 – IV
06 – V
07 – VI

Strade (1988) per 12 flauti
08 – I – Vivace-Moderato-Presto  
09 – II – Moderato-Veloce-Lento
10 – III – Lentamente
11 – IV Deciso

Canovaccio per una Pantomima (2008) per 2 flauti
12 – I- Moderato-Veloce-Lento
13 – II – Mosso-Meno-Danza
14 – III – Largo-Vorticoso-Calmo
15 – IV – Deciso
16 – V – Largo recitativo-Velocissimo-Recitativo
17 -VI – Lentamente-Mosso-Lento


Le opere presenti nel CD coprono l’arco cronologico compositivo di Mario Cesa compreso tra il 1988 e il 2008. Il flauto è protagonista di questo passaggio attraverso differenti paesaggi sonori. Lo strumento, pur nella sua peculiare monodica semplicità, amplia le proprie possibilità espressive attraverso l’affinamento della tecnica esecutiva.

Ancienne Partiture per 4 flautisti che suonano tutta la famiglia dei flauti (4 ottavini, 4 flauti in do, 2 flauti in sol e 2 flauti bassi in do) è stata eseguita per la prima volta al festival di Sarteano nel 1993. Il brano presenta stilemi tradizionali di musica popolare e antica alternati a situazioni sonore ottenute con emissioni particolari ed innovative. Ancienne Partiture rimanda formalmente a una fantasia in cui avvengono improvvisi e continui cambi di carattere fino ad una vera gara fra le parti.

Le tessere dell’enigma per 4 flauti e “Roberto Fabbriciani” è stato composto da Mario Cesa nel 2010. Il brano è costituito da quattro parti le quali possono essere eseguite in successioni diverse. Sono impiegati l’ottavino, il flauto in do, in sol e il flauto basso. Cesa garantisce all’opera una sua vita che non la confina a un tempo storico determinato, ma la proietta nel tempo presente e futuro. Nel brano prevale un interesse per il timbro e si notano alcuni aspetti come la reiterazione di uno stesso frammento, brandelli melodici, come recupero del canto.

Flautarch per flauto e orchestra d’archi è un brano che nasce e si sviluppa su una sottesa drammaturgia in cui il flautista (che suona vari tipi di flauto: ottavino, flauto in do, flauto in sol e flauto basso) concertando con un ensemble d’archi, sollecita dialogo, competitività e democratica convivenza. Coda finale a sorpresa. La prima esecuzione di Flautarch è stata effettuata a Treviso per il festival “Finestre sul Novecento” nel 2004 con l’Ensemble 900, Accademia Maestro (Slovenia) e Roberto Fabbriciani quale solista e direttore. E’ stata ripresa a Londra a St. Martin in the Fields nel 2005 sempre da Roberto Fabbriciani.

Primitive per flauto solo è stato composto nel 2002. Sono peculiari del brano la reiterazione di uno stesso frammento e la dichiarata necessità di riappropriarsi delle sonorità tradizionali del flauto. Un’immaginario strumento arcaico in cui un fantastico personaggio soffia fino a creare una melodia. Strade per 12 flauti è stata eseguita per la prima volta a Chiusi nel 1988 da Roberto Fabbriciani e i suoi allievi partecipanti ai corsi internazionali di flauto. Mario Cesa ha composto Strade pensando a giovani ma talentosi flautisti per introdurli nello studio di nuove tecniche flautistiche. Infatti il brano richiede un’emissione di suono molto ricercata e fantasiosa. Roberto Fabbriciani ha realizzato tutte le parti flautistiche sovrapponendole minuziosamente. Si compone di 4 movimenti distinti e il quarto, Andante-Finale, sfocia anch’esso in una gara tra strumentisti che si contendono il primato di chi riesce ad esprimere il suono più lungo, con più inventiva e fantasia.

Conclude il programma del CD Canovaccio per una Pantomima un divertimento a 2 flauti. E’ stata eseguita per la prima volta nel 2008 da Roberto Fabbriciani e Stefano Belisari, in arte Elio delle Storie Tese, dedicatari del brano al festival di Gesualdo.

Luisella Botteon



Mario Cesa è nato, vive e lavora ad Avellino, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio S.Pietro a Maiella di Napoli e ha approfondito le problematiche legate alla composizione con Luigi Nono e quelle relative alla didattica della musica in Ungheria e Olanda. E’ regolarmente invitato a tenere master e conferenze sulle tematiche della musica contemporanea presso le Università e le “Escuela de Artes” in Messico, Brasile e Argentina. Studioso del folklore irpino ha classificato e trascritto le melodie popolari della sua terra, ma il suo interesse prevalente riguarda la composizione; la sua poetica si snoda attraverso il ripristino della ritualità collettiva e nell’allusione costante ai suoni della “festa” come fenomeno tipico della cultura popolare. Dal ‘69 ad oggi ha prodotto più di cento opere che spaziano dal brano solistico all’ensemble, sino alla grande orchestra. Ha pubblicato per Edipan, Berben, Stradivarius, Rugginenti e Mnemes ed ha al suo attivo diversi Cd monografici e antologici con Arts, Rainbow, Edipan, Stradivarius. Diverse pubblicazioni si sono occupate della sua poetica tra cui “Le possibilità del molteplice” di Gianvincenzo Cresta con prefazione di Renzo Cresti – Rugginenti Editore, “I linguaggi della musica contemporanea” – Miano Editore, Enciclopedia dei compositori italiani a cura di Renzo Cresti – Flavio Pagano Editore, L’arte innocente – Le vie eccentriche della musica contemporanea italiana di R. Cresti per Rugginenti Editore. Suoi brani sono stati eseguiti in concerti, festival e rassegne: Biennale di Venezia, Stati Uniti (New York Carnegie Hall), Spagna, Francia, Belgio, Lussemburgo, Argentina (Buenos Aires Teatro Colon), Germania (Monaco Gasteig), Cuba, Messico (Università di Puebla), Australia, Brasile, Canada, Cina oltre che trasmessi per Rai Radio Tre, Rai Uno, VRT Belga e diverse emittenti radiofoniche e televisive straniere. Famosi interpreti come Bruno Canino, Roberto Fabbriciani, Ciro Scarponi, Federico Mondelci, Marco Fumo hanno in repertorio suoi lavori.


Pubblicazione EMA Vinci contemporanea – 31 Marzo 2020

Roberto Fabbriciani flauto
Orchestra d’Archi Fidelio

Produzione Audio
Studio Neri di Montevarchi
Walter Neri
(luglio 2007 – giugno 2008 – giugno 2010)

Tecnico del suono
EMA Vinci service Marco Cardone

Progetto Grafico
Giuseppe Scali

(p)© 2020 EMA Vinci – EMA Vinci records 40100 


Reference