da Ornella Cogliolo

Ha diretto Ensemble Intercontemporain, London Sinfonietta, Tokyo Philharmonic, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestra del Teatro La Fenice, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e del Teatro Regio di Torino, Teatro Lirico di Cagliari , Orchestra Sinfonica Siciliana e Teatro Massimo di Palermo, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestre Symphonique et Lyrique de Nancy, Orchestre Nationale de Lorraine, Orchestra della Toscana, I Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuisi di Amsterdam. Invitato al Festival George Enescu ha diretto il concerto per violino e orchestra di Max Richter.

Nel 2018 ha inaugurato la stagione lirica del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e nel 2016 quella del Teatro La Fenice con Aquagranda di Filippo Perocco (Premio Abbiati 2017);  nello stesso anno ha aperto la Biennale Musica di Venezia con Inori di Stockhausen. Al Teatro Regio di Torino ha diretto Káťa Kabanová di Janáček con la regia di Robert Carsen, mentre al Teatro Regio di Parma  ha realizzato una nuova produzione del Prometeo di Luigi Nono; al Teatro Comunale di Bologna ha diretto  Medeamaterial di Dusapin (Premio Abbiati 2018), Il suono giallo di Alessandro Solbiati (Premio Abbiati 2016), Jakob Lenz di Wolfgang Rihm, Don Perlimplin di Bruno Maderna e Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino con la regia di Jurgen Flimm. E’ stato presente al Teatro Lirico di Cagliari con il dittico Sancta Susanna di Hindemith e Cavalleria Rusticana di Mascagni. Altre importanti produzioni sono state Aspern di Sciarrino al Teatro La Fenice,  La volpe astuta di Janáček all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (dove è stato assistente di Pappano per il Guillaume Tell di Rossini),  L’Italia del destino di Luca Mosca e La metamorfosi di Silvia Colasanti al Maggio Musicale Fiorentino.
Già direttore principale dell’Ensemble Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala, dal 2015 è direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto con cui ha diretto l’integrale delle Sinfonie di Beethoven e di Schubert.
Nel 2020 gli è stato conferito il titolo di Commendatore dell’ Ordine al Merito della Repubblica Italiana .
Tra le registrazioni discografiche Die Kunst der Fuge di Bach, Abyss di Donatoni, Manhattan bridge di Traversa (Neos), Noise di Adamek (Wergo), Altri volti e nuovi di Sciarrino (per Decca), Nono (Risonanze erranti e Prometeo), Schönberg (Pierrot lunaire), Evangelisti (Die Schachtel), Battistelli (L’imbalsamatore), di Sciarrino ha inciso per Stradivarius Luci mie traditriciLe stagioni artificialiStudi per l’intonazione del mareCantare con silenzio. Nel 2007 ha ottenuto il Premio Amadeus per Mixtim di Ivan Fedele, compositore di cui ha inciso tutta l’opera per violino e orchestra. Oltre a numerosi scritti e saggi, Marco Angius ha pubblicato due libri Come avvicinare il silenzio (Rai Eri, 2007) e Del suono estremo (Aracne, 2014)

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