Umberto Bombardelli – Cordes Multiples – Federico Pische

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musica di Umberto Bombardelli – Federico Pische pianoforte

Etichetta EMA Vinci records L&C
UPC 3617055305010
© Copyright EMA Vinci
℗ Produttore EMA Vinci records
Anno di produzione 2023
Cat. # 70297
Genre #1 Classical – Crossover
Durata 00:14:15.784
Data di Creazione 12/22/2022
Data di pubblicazione 01/21/2023
Qualità Audio

1) Con bravura
2) Magicamente sospeso
3) Largamente, senza tempo
4) Sostenuto
5) Senza tempo


Registrato negli studi d EMA Vinci service (Fibbiana – fi)


Il brano nasce nel 2020, parallelamente alla scrittura di una raccolta di sette Studi chitarristici. Cordes multiples costituisce una sorta di sviluppo di cinque di essi, conservando un’ideale suddivisione in altrettanti tempi. Strutturazione – tuttavia – sostanzialmente inavvertibile per l’ascoltatore che si trova di fronte ad un unico flusso sonoro di circa un quarto d’ora, popolato da evidenti richiami interni.

Il titolo si riferisce alla molteplicità di corde del pianoforte: una comunità di “personaggi sonori” che ha consentito di rendere esplicite e di maggiore impatto alcune delle caratteristiche armoniche e figurali presenti, in scala più ridotta, negli Studi chitarristici di partenza.

In particolare, grazie alla sua architettura tecnica e acustica, il pianoforte rende più facilmente controllabile tutta una serie di risonanze e di sovrapposizioni sonore che nella chitarra si dà come per scontata e che lì, perciò, tende a rimanere sulla soglia della percezione cosciente. Per non parlare di tessiture sonore che sulla chitarra possono essere sì evocate e/o simulate e qui, invece, possono manifestarsi realmente.

Per queste ragioni Cordes multiples è ricco di momenti di stasi, fermate, silenzi che invitano l’ascoltatore a prendere coscienza del suono come tale, dell’evolvere del corpo sonoro e delle sue risonanze. Allo stesso tempo il brano contiene alcuni elementi puramente rumoristici, ottenuti con la percussione della cassa dello strumento o generati dalla voce dell’interprete, che si pongono come elemento antagonistico – ma per questo ulteriormente confermante – rispetto alla naturale risonanza del suono pianistico.

Dal punto di vista della tecnica richiesta, nonostante il brano non possa essere definito virtuosistico nel senso tradizionalmente acrobatico del termine, all’interprete è richiesto costantemente un altissimo livello di concentrazione nel fitto mutare della dinamica, nei rapidi interventi all’interno della cordiera, nell’assoluto rispetto della pedalizzazione indicata, negli accostamenti improvvisi di elementi opposti, nella capacità di “tenere” la continuità discorsiva a dispetto di una scrittura imprevedibile ma solo apparentemente frammentaria.

Umberto Bombardelli


 

Federico Pische interpreta “Cordes multiples” di Umberto Bombardelli

Complice un’immacolata registrazione, della lettura di Federico Pische impressionano la pulizia pazzesca del suono, il maniacale rispetto delle indicazioni dinamiche, la coesione interna: compatta, come forgiata in un’unica colata di metallo, tesa in avanti, coerente, ferocemente anti rapsodica (a fronte di un continuo proliferare di cambi di tempo e di tessiture, metamorfosi di densità, mini–sezioni, episodi contrastanti, cambio di atmosfere e di sonorità). Federico Pische mostra un dominio assoluto della tastiera. Velocità, articolazione, controllo dei volumi, individuazione di voci e polifonie. Tutto risplende. La tastiera vibra di colori molteplici. Potenze della corde multiple. Potenza delle dieci magnifiche dita di Federico Pische.

Salò, luglio 2022
Enrico Raggi