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Sacræ Chitarra – Giacomo Brunini

01 – Preludio BWV 999 – Johann Sebastian Bach

02 – Preludio dalla Suite BWV 1007 – Johann Sebastian Bach

03 – Mistero y peregrinación – Preludio para la Virgen de Caacupé – Diego Sanchez Haase

04 – Kyrie primero de la Missa De Beata Virgine de Josquin glosado – Alonso Mudarra

05 – Antiphonarium – Salva Sancta Parens – Girolamo Deraco

06 – Antiphonarium – Beata viscera – Girolamo Deraco

07 – Antiphonarium – Ave maria – Girolamo Deraco

08 – Antiphonarium – Benedicta et venerabilis – Girolamo Deraco

09 – Sulle decime (Ave Maria) – Mario Castelnuovo-Tedesco

10 – Melodia senza accompagnamento (Preghiera) – Mario Castelnuovo-Tedesco

11 – Mouvement de prière religieuse da “Studi op. 31” – Fernando Sor

12 – De profundis… es luces sombras, quietud en escultura – Eduardo Caballero

13 – Variazioni su un tema di Cabezon – Manuel Maria Ponce

14 – Canti Intrecciati – Carla Rebora

15 – Oremus (Preludio) – Francisco Tarrega

16 – Versus – Umberto Bombardelli

17 – La Catedral – Preludio Saudade – Agustín Barrios

18 – La catedral – Andante religioso – Agustín Barrios

19 –  La Catedral – Allegro solemne – Agustín Barrios

 

Musica sacra per chitarra

Un originale progetto di Giacomo Brunini, fra tempo passato e presente

Ascoltai André Segovia al Teatro Comunale di Firenze che ero un ragazzo, il pubblico richiese moltissimi bis, tanto che a un certo punto il grande chitarrista disse “mi spiace ma devo riportare la chitarra perché me l’hanno prestata”! E il concerto finì fra sorrisi e applausi. Questo aneddoto ci dice dell’umanità di Segovia che intendeva la musica non come qualcosa di algido e rigoroso ma portatrice di un messaggio di serenità. La filologia musicale ha analizzato con sufficienza le trascrizioni di J. S. Bach di Segovia, non considerando in maniera giusta quanto queste fossero importanti per valorizzare la chitarra che col nome di Bach si nobilitava e si alzava dal suo rango di strumento popolare. Fu Segovia a far entrare stabilmente la chitarra nelle sale concertistiche e a rivalutare autori che avevano scritto brani chitarristici. In questo cd abbiamo modo di ascoltare Mudarra, Sor, Tarrega e Ponce che Brunini interpreta con grande sensibilità.

Questo progetto è incentrato su brani per chitarra ispirati alla musica sacra, ma con molta libertà, infatti, in apertura i due brani di Johann Sebastian Bach, il PRELUDIO BWV 999 e la SUITE N. 1 BWV 1007, non appartengono a questa categoria, ma tutte le composizioni del grande tedesco erano contrassegnate dal motto “soli Deo gloria”, quindi implicitamente rientravano se non nella categoria del sacro senz’altro in quella spirituale, come del resto i brani che seguono, in gran parte dedicati alla Madonna. Si ascolti fin da subito la scorrevolezza con cui Brunini affronta questi brani.

MISTERO Y PEREGRINACION di Diego Sanchez Haase è un omaggio alla Madonna di Caacupé, località vicino ad Asuncion dove sorge un santuario che durante la giornata dell’8 dicembre vede il pellegrinaggio di milioni di fedeli da tutto il Paraguay. Ha una prima parte dall’andamento veloce e una seconda più lenta che presenta qualche scaltrezza tecnica come la tambora, lo slide, note percosse, accorgimenti che sottolineano il percorso dei pellegrini, ma non in maniera descrittiva piuttosto evocativa.

Il KYRIE PRIMERO DE LA MISSA DE BEATA VIRGINE DE JOSQUIN GLOSADO di Alonso Mudarra è un brano tratto dai suoi libri di musica per vihuela. Mudarra riprende il tema del Kyrie della Missa di Josquin che viene ornamentato sempre in maniera diversa, in una sorta di tema variato tipico delle glosas spagnole di epoca rinascimentale. L’andamento e il tono sono quelli di una preghiera. Molta musica dedicata alla vihuela e alla chitarra rinascimentale è di carattere sacro tanto da far pensare che spesso, nelle piccole cappelle, potessero essere utilizzati anche questi tipi di strumenti per accompagnare la funzione liturgica.

Il passaggio da composizioni storiche a quelle strettamente contemporanee aumenta l’interessa di questa antologia scelta da Brunini, il passato dà forza al presente e l’oggi ripensa ciò che era ieri.

ANTIPHONARIUM – QUATTRO BREVI PEZZI SACRI PER CHITARRA SOLA, di Girolamo Deraco prendono spunto da quattro canti sacri (Salve Sancta Parens – Beata Viscera – Ave Maria – Benedicta et venerabilis), contenuti nel messale Salve Sancta Parens custodito nella Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, che il compositore rielabora in questa originale versione per chitarra, con andamento sciolto e anche con parti ad libitum, come nell’Ave Maria, che l’interprete deve ben collegare per fornire il senso complessivo. Quattro parti ognuna con un suo carattere ma che formano un insieme sommessamente cantato e assai ispirato.

A conclusione di questa parte musicale dedicata alla Madonna una Preghiera, indicata come ‘MELODIA SENZA ACCOMPAGNAMENTO’, e un’AVE MARIA, due brevi composizioni di Mario Castelnuovo- Tedesco tratte dalla sua raccolta Appunti op. 210, doveroso omaggio a un maestro italiano che tanto ha scritto per chitarra.

Si tratta di composizioni dall’andamento melodioso sottovoce e devoto che assume il carattere della supplica. L’attraversamento stilistico è un altro tratto evidente nella proposta di Brunini, fotografia della molteplicità della musica del presente.

All’interno di questo programma non poteva mancare il MOUVEMENT DE PRIÈRE RELIGIEUSE di Fernando Sor tratto dai suoi Studi op. 31. La bella melodia di questa composizione, dal carattere spirituale e contemplativo, è sempre sostenuta da un’armonia leggera e luminosa. Brano che nella sua semplicità commuove e viene interpretato con profonda partecipazione da Brunini.

DE PROFUNDIS… EN LUCES SOMBRAS, QUIETUD EN ESCULTURA è una composizione commissionata appositamente per questo progetto al compositore messicano Eduardo Caballero che la dedica a Brunini. Ha una scrittura avanzata e decisamente contemporanea, a volte notata su due pentagrammi, ma che non inficia l’ascolto che viene abbracciato da un silenzio aurorale nel quale i suoni sembrano punti luminosi che illuminano la profondità enigmatica del nostro Essere.

Nelle VARIAZIONI SU UN TEMA DI CABEZÒN, Manuel Maria Ponce utilizza come tema un Inno sacro pasquale suggeritoli da Padre Antonio Brambila, suo confessore e dedicatario, che erroneamente lo aveva attribuito a Cabezòn. Il brano fu composto da Ponce poche settimane prima della morte avvenuta nel 1948. Il tema viene variato sei volte con una Fughetta finale che conclude un brano flebile e ovattato, inutile dire scritto con perfetta padronanza dello strumento.

I CANTI INTRECCIATI di Carla Rebora sono quattro brevi brani nati come omaggio alla tradizione musicale popolare della Lucania, essi prendono la forma del Preludio, della Passacaglia, dell’Aria e del Finale. In alcuni canti non mancano riferimenti a festività religiose e al culto dei santi che entrano nella più ampia tradizione italiana che unisce il sacro a credenze popolari. Il brano, che reca il sottotitolo di ‘micronarrazioni’, alterna momenti di spiccato virtuosismo a momenti lirici e contemplativi. Scrive l’Autrice nello spartito presentando la composizione: «il cuore del lavoro muove dalla lettura dei materiali musicali e testuali dei “Quattro canti intrecciati” citati come esempio di quattro brani autonomi che solitamente erano eseguiti in alternanza. Quattro storie (da qui l’idea delle micro narrazioni).

OREMUS – PRELUDIO è un brano di Francisco Tarrega scritto poche settimane prima della morte avvenuta il 15 dicembre 1909. Questo brano è in realtà una trascrizione di parte della Phantasietanz n. 5 op. 124 per pianoforte di Robert Schumann. Il chitarrista-compositore spagnolo nel rielaborare questo bellissimo tema ha cambiato l’andamento dall’originale Molto veloce a Lento, donando al brano una forte spinta spirituale.

VERSUS di Umberto Bombardelli è un pezzo basato su continue trasformazioni di un incipit gregoriano, contrapposte a un ostinato di due note. È costruito con armonici che conferiscono accenti eterei e sospesi. L’andamento scorrevole e sicuro dimostra la familiarità del compositore milanese con la chitarra, seppur questo sia un brano del 1992, strumento non facile da utilizzare per chi non padroneggia le diteggiature.

LA CATEDRAL di Agustin Barrios è una suite in tre movimenti che descrive, come suggerisce il titolo, l’ambiente di una cattedrale. Il brano fu composto nel 1921 con i soli Andante religioso e Allegro. Grazie a Diego Sanchez Haase, Brunini ha avuto il manoscritto dei due brani a cui fa sostanzialmente riferimento per questa incisione. Il Preludio fu aggiunto come brano di apertura alla Catedral dallo stesso Barrios solo nel 1938. C’è da dire che per i brani di Barrios non esiste una versione ufficiale (di alcuni brani esistono addirittura 7 manoscritti autografi). Molti sono gli influssi della musica di Bach che spesso caratterizzano le opere di Barrios. Si ipotizza, infatti, che proprio l’ascolto di un Corale bachiano durante un concerto organistico nella cattedrale di Montevideo possa aver ispirato questa bellissima composizione del chitarrista-compositore paraguaiano.

È di estremo interesse questo CD di Giacomo Brunini non solo da punto di vista chitarristico, con esecuzioni impeccabili e molto comunicative, ma anche da quello compositivo, nell’esposizione di una varietà di forme e stili interessantissima. Va aggiunta la piacevolezza dell’ascolto.

a cura di Renzo Cresti

 

 

©  2022 / 70270

 

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Sacræ Chitarra – Giacomo Brunini

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