4 Maggio 2019 TEATRO DI SAN GIROLAMO – LUCCA
Libretto e musica di Marco Simoni
Immagini prese da “Trattato di anatomia emozionale”
di Virginia Caldarella e Andrea Pennisi
Barbara Luccini, soprano
Etymos Ensemble
Emanuele Gaggini, clarinetto
Stefano Teani, pianoforte
Cataldo Russo, regia
Produzione dell’Opera
Cluster, Puccini Chamber Opera Festival, Teatro Del Giglio (Lucca)
© 2020 EMA Vinci records
LIBRETTO
(parti solo recitate senza intonazione tra parentesi)
RECITATIVO
Buongiorno, dottore, sono ancora io
sono tornata perché, in questi giorni, sono aumentati..
sì, quei disturbi che Le dicevo,
mi danno da pensare…
Pensare o non pensare,
(questo è il problema !)
volere o non volere,
volare, oh…
Ho la testa fra le nuvole, e un nodo nella gola
il cuore non controllo, il fiato viene e va.
Ho una spina nel fianco
(la vede? proprio qui)
Ahi, che mal di stomaco,
(mi sento la nausea…)
sarà perché ieri ho ingoiato un rospo bello grosso?
A volte a chi mi chiede il nome, io non so rispondere
mi guardo nello specchio: davvero sono io?
Mi sembra a volte di capire
che passa solo un soffio tra il vivere e il morire.
Morire, dormire, forse sognare.
ARIA
La notte passata ho sognato i miei primi anni di scuola,
i miei compagni di quando ero bambina.
Ricordo tanti giorni,
quand’ero piccolina,
mio babbo sorrideva
gli amici della scuola
il sole sulla pelle
le carezze di mia madre
il pullman delle gite
le aule, la lavagna
l’ odore dei banchi
le corse nel cortile.
E penso al tempo andato,
che non ritorna più.
I volti si fan vaghi,
sbiadiscono nell’ombra.
RECITATIVO
Che orrore vedere gli scherni del tempo,
il torto dell’oppressore,
l’amore disprezzato,
la derisione che il buono riceve dall’indegno.
(ed ora cosa sento?)
Ecco, un carillon..
ah…mi sembra di sentire l’aria della primavera
(sa, Dottore, sento i profumi dei fiori)
sento – acutissimi – tutti i profumi, tutti i sapori.
(Ah, che delizia !)
Vorrei partire, vedere il mare, andare lontano.
(Ah no, che disgusto !)
Sì, Dottore, sento anche i miasmi cattivi
Il fetore della malvagità
gli sguardi abbietti
e la mia risolutezza
si dissolve con questi pensieri…
Sento battere alla porta, amore mio sei tu?
(Entra pure, ti aspettavo…)
O eri tu che mi aspettavi?
Sì, apri le ante
Sono io che busso
ARIA
Two beats, two beats,
two beats or not two beats
Son io che busso
la porta è chiusa, sai?
Son qui, fa freddo,
il buio arriva già.
Two beats, two beats,
two beats or not two beats
Two beats, two beats,
two beats or not two beats
Son qui a bussar
il cuore mi aprirai?
Se sto con te,
la notte passerà.
Two beats, two beats,
two beats or not two beats
RECITATIVO
Dottore, ora mi sento meglio
Sento le farfalle svolazzare nello stomaco
(Il rospo che ho ingoiato dev’essere andato via)
Mi sento leggera leggera…se alzo un dito tocco il cielo.
Basta allungare la mano per afferrare la luna
ARIA
Qui dentro di me il cuore canta
e la speranza fiorisce ancora
Il sole caldo la nebbia scioglie
e verso il mare io volerò
e fino al cielo io salirò
ma vedo ombre dietro di me
la mano trema, tu sai perché
rimorsi, rimpianti, angosce, paure
mi fiaccano il pensiero
e il passo va esitando
RECITATIVO
Ma che dice, Dottore,
ne è proprio sicuro?
Sette settimane?
Piccolo mio
è il tuo cuore che batte
alla mia porta
Oh mio Dio !
E’ un miracolo !
Il tuo cuore che batte!
La tua vita!
ARIA
Two beats, two beats,
two beats or not two beats
Il cuore sento
tu mi risponderai.
Sei qui, in me,
la vita tua è già qui.
Two beats, two beats,
two beats or not two beats
Two beats, two beats,
two beats or not two beats
Son qui a bussar
il cuore mi aprirai?
Sei qui, in me,
la vita tua è già qui.
Two beats, two beats,
two beats or not two beats